Nel culto del santo patrono La XXXIV edizione premio scolastico San Gennaro
Il Premio Scolastico San Gennaro, giunto in quest’anno scolastico alla sua 34° edizione, è fra le più longeve e importanti attività promosse dal Comitato Diocesano perché guarda al futuro, si rivolge al mondo dei giovani, degli studenti, e per loro mezzo anche alle famiglie. La finalità, come avviene per tutte le iniziative dell’Associazione sangennariana, è quella di favorire la diffusione del culto del Santo Patrono. Finalità che nel caso del Premio Scolastico viene perseguita attraverso un percorso di conoscenza e di studio della figura storica e religiosa del martire Gennaro. La cultura diventa così un collaudato ed efficacissimo mezzo di trasmissione per permettere al mondo studentesco di familiarizzare con i luoghi del culto e con il sentimento devozionale del popolo napoletano.
Un progetto scolastico, quindi, ma con una valenza anche di tipo spirituale, articolato in varie fasi, con modi e tempi di realizzazione ben rodati. Uno studio così impegnativo da coinvolgere per alcuni mesi scolaresche e insegnanti viene reso possibile – va dato loro atto – dalla disponibilità e dalla sensibilità cristiana dei dirigenti scolastici ai quali viene proposto di partecipare al Progetto. L’edizione 2018/19 del Premio Scolastico San Gennaro è partita un mese fa con la consegna della “lampada itinerante” da parte di una delegazione di studenti dell’I.T.I. Galileo Ferraris di Scampia (la scuola protagonista del precedente premio) all’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Gesù del Vomero.
Questa particolare lampada, che simbolicamente illumina con la luce della fede il cammino di conoscenza degli studenti, svolge la funzione di testimone itinerante perché ogni anno cambia sede scolastica. Tra la fine di marzo e i primi di aprile il progetto, reso pienamente operativo, ha vissuto alcuni dei suoi momenti più importanti: la conferenza di monsignor Antonio Tredicini – Assistente Spirituale del Comitato Diocesano –, la visita didattica degli studenti alla cattedrale di Napoli, seguita subito dopo da quella al Museo del Tesoro di San Gennaro. La storia del santo protettore della nostra città, così come previsto dal collaudato programma di lavoro, viene trasmessa ai ragazzi anche attraverso la visita ai luoghi dove da secoli sono conservate le sue reliquie e a quelli dove è custodito il suo inestimabile tesoro.
Una massa enorme di gemme, di ori, di argenti, che prima del suo valore venale ne esprime uno assai più alto di tipo spirituale, poiché rappresenta la concreta testimonianza di fede e di amore di tutti coloro che nel corso dei secoli lo hanno arricchito con le loro donazioni. Il primo incontro con la figura storico-religiosa del patrono è avvenuto però nei locali della scuola, dove i ragazzi hanno ascoltato dalla voce di monsignor Tredicini i motivi che portarono Gennaro, vescovo di Benevento, a recarsi a Pozzuoli per soccorrere l’amico Sossio, e, infine, a essere decapitato presso la Solfatara il 19 settembre del 305. Motivi che l’Assistente Spirituale del Comitato ha poi riassunto in due sole significative parole: fede e amicizia. Valori che il vescovo di Benevento affermò col sacrificio della sua giovane vita, e che per la loro attualità sono stati portati a esempio di una sana e religiosa vita civile.
La conferenza, seguita da un breve dibattito, è stata preceduta dalla proiezione di un interessante filmato sulle fasi finali del martirio e sulla raccolta del sangue nei due balsamari da parte di una donna cristiana. Alla conferenza è seguita, giovedì 4 aprile, la visita della scolaresca al Duomo di Santa Maria Assunta. In mattinata gli studenti del Salesiano hanno preso posto tra le navate dove sono stati accolti dal cordiale saluto di don Enzo Papa, parroco della cattedrale. Il sacerdote ha quindi fornito loro le prime importanti notizie sulla storia millenaria della più importante basilica cittadina. La visita è poi proseguita con la guida esperta di un collaboratore del parroco per le varie cappelle. Un’ora e mezza di profonda immersione nella solenne atmosfera del duomo che non ha smorzato la voglia di sapere degli studenti dell’Istituto Salesiano. Terminata la visita, i giovani hanno infatti proseguito nel loro cammino di conoscenza spostandosi nelle sale che ospitano l’immenso tesoro di San Gennaro.
Anche in questa circostanza gli studenti si sono giovati del supporto di una esperta guida che ha illustrato loro gli innumerevoli, preziosissimi, doni che in oltre 700 anni di storia re, regine, nobili, artisti famosi, viaggiatori stranieri, e soprattutto il popolo di Napoli, ha regalato al santo che più di ogni altro rappresenta l’anima di questa grande città. Volendo tracciare un bilancio di tutte le precedenti edizioni del Premio Scolastico non si può che essere soddisfatti dei risultati raggiunti. Migliaia di giovani sono stati avvicinati in questi anni alla figura del patrono, e l’entusiasmo ogni volta suscitato da questo percorso di apprendimento porta alla luce una verità che tutti, consapevoli o meno, ci portiamo dentro: che San Gennaro e Napoli sono due realtà che, fondendosi tra loro, fanno parte del patrimonio identitario di ogni napoletano.
Lo studio e le ricerche avviate dagli studenti proseguiranno per il restante mese di aprile e per parte del mese di maggio fino a sfociare nella produzione di una serie di elaborati che, a fine maggio, nel corso della cerimonia di chiusura del Premio Scolastico, saranno premiati con l’assegnazione di piccole borse di studio da parte del Comitato Diocesano.