Napoli corre con la palla ovale
–Intervista a Manfredo Borsa–
Manfredo (detto Dino) Borsa, allenatore di rugby, responsabile tecnico del settore femminile juniores dell’Amatori Napoli rugby, ci guiderà nel mondo del rugby a Napoli, sport non molto conosciuto ma che non manca di sostenitori appassionati.
Come ha conosciuto e perché si è appassionato al rugby?
L’ho scoperto tramite mio cognato che giocava a rugby. Mi ha portato sul campo per provare ed è stato un amore a prima vista perché è uno sport nel quale il mio carattere ed i miei valori sportivi, dovuti a tradizioni familiari, si sono immediatamente interfacciati.
Dove e come nasce il rugby e quali sono le caratteristiche di questo sport?
Il rugby nasce in Inghilterra, a metà dell’800, nella cittadina di Rugby, nella contea di Warwickshire grazie a Webb Ellis, uno studente universitario che, durante una partita di calcio, prese il pallone in mano e corse verso la porta avversaria poggiando il pallone con le mani sulla linea di porta.
È uno sport di contatto giocato con delle regole morali ben precise. Per dirla alla Oscar Wilde: « È uno sport da scaricatori di porto giocato da galantuomini».
Perché dovrei iscrivere mio figlio o mia figlia al rugby, che vantaggi potrebbe trarne?
Parto dal presupposto che ciò che conta è praticare sport, che sia rugby o altro, soprattutto se si tratta di uno sport di squadra. Io consiglio il rugby perché è uno sport che insegna la lealtà, il rispetto per i compagni e per l’avversario e, non da ultimo, il rispetto per l’arbitro, cosa non comune nello sport in generale.
Quindi il rugby può educare i giovani e migliorare la società?
Sì, senza dubbio. Non a casa, quasi tutti i rugbisti poi diventano stimati professionisti.
Napoli e il rugby, che ne pensa?
A Napoli il rugby è tradizione da parecchi anni. Ricordo che a Napoli sono stati vinti due scudetti negli anni ’60 e che la nostra città è ritornata ai vertici del rugby italiano grazie all’Amatori Napoli che ha riportato la squadra partenopea in serie A, dopo un’assenza di 15 anni. Particolarmente importante è la nascita del Villaggio del rugby all’interno della ex base NATO di Bagnoli: un’oasi di sport per la nostra città dove centinaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze possono giocare a rugby e divertirsi.
Un suo pensiero libero sul rugby.
Rugby, scuola di vita.
8.12.2020