L’acquedotto romano del Serino: meta turistica nel cuore del Rione Sanità
Risale al 2011 il crollo di un pavimento nei locali del Palazzo Peschici-Maresca, in via Arena della Sanità 5, che ha fatto rinvenire una parte dell’acquedotto del Serino, una delle più imponenti opere ingegneristiche romane di età augustea realizzata in Campania.
2000 anni fa l’acquedotto era a livello della strada ma, successivamente, a causa del fenomeno noto alla Sanità come “Lava dei vergini”, cioè il progressivo accumulo di detriti dovuto ad acque piovane portatrici di pietre e di fango, è stato letteralmente sotterrato facendo innalzare il livello stradale.
La scoperta è di grande rilevanza archeologica poiché la struttura riforniva di acqua i principali centri urbani della Campania al tempo di Augusto, in particolar modo serviva a rifornire la più importante flotta navale dell’epoca, la gigantesca Classis Misenensis stanziata a Miliscola.
L’acquedotto del Serino è una delle opere architettoniche più importanti dell’impero romano la cui lunghezza, di circa 145 Km dal suo tratto principale alle varie diramazioni, lo rende il più lungo acquedotto romano costruito fino al V secolo d. C.
Osservandone il tracciato con le sue diramazioni principali, vediamo che parte da Serino, sull’altopiano Irpino, e procede approvvigionando tutti i principali centri urbani dell’epoca, con il fine di rifornire la flotta militare romana, giungendo fino al porto militare di Puteoli, dedicato a Giulio Cesare e approvvigionando la Piscina Mirabilis di Miseno, una grande cisterna al servizio dei militari della flotta imperiale.
L’antico acquedotto del Serino, meglio noto come Aqua Augusta, è oggetto di studio da parte di speleologi che, con il supporto della soprintendenza dei beni archeologici di Napoli e del parco regionale dei Campi Flegrei, continuano a lavorare per riuscire a scoprirne il tracciato, ancora in gran parte inesplorato.
Oggi, il tratto dell’acquedotto romano del Serino, ormai parte delle fondamenta del palazzo Peschici Maresca e di proprietà dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, rappresenta una meta importante per i turisti, grazie alle visite guidate tenute dai raggi dell’Associazione Vergini Sanità.
Un patrimonio archeologico ancora tutto da esplorare che conferma non solo Napoli, ma tutta la Campania, come regione di grande interesse per gli studi nel settore storico-archeologico del periodo romano.
22.12.2020