Klimt: la mostra virtuale nella Casina Pompeiana
Klimt – Arte Virtuale e Immagini è la mostra virtuale che si terrà nella Casina Pompeiana, in Villa Comunale, dal 3 maggio al 1 agosto 2021, dedicata all’artista austriaco Gustav Klimt, uno dei principali esponenti della “Secessione Viennese”, movimento artistico che si sviluppò fra la fine dell’800 e l’inizio del 900 in Austria, costituendo un’associazione di artisti, fra cui pittori ed architetti, che si distaccarono dall’Accademia di Belle Arti per reclamare una propria indipendenza artistica.
Le idee del movimento trovarono espressione nella rivista Ver Sacrum (primavera sacra) che apparve a Vienna nel 1898, come forma di espressione di idee artistiche che miravano alla realizzazione della “opera d’arte totale”, cioè della fusione completa delle arti, dall’architettura, alla pittura, alle arti decorative.
Klimt non è solo l’artista di punta del “movimento secessionista”, ma la sua opera è molto più complessa e muta nel tempo: dal periodo aureo, con le celebri tele dove prevale il color oro, frutto dell’influenza della sua conoscenza dei mosaici bizantini di Ravenna, al periodo maturo, caratterizzato dall’abbandono proprio del color oro.
La mostra virtuale si basa sull’utilizzo di visori 3D che consentono allo spettatore di immergersi nelle opere dell’artista, così da poter vivere un’esperienza di immersione nell’opera stessa, e così da poter ammirare da vicino le sue opere fra le quali Il Bacio, Giuditta I, Adele Bloch-Bauer, L’albero della vita e Danae.
Questo tipo di esperienza consente al visitatore di vivere l’opera di Klimt in un modo nuovo, più coinvolgente, così da poter apprezzare particolari che sono importanti per comprendere il significato della sua opera.
Ammirando Giuditta I si nota subito come, per Klimt, l’arte non sia rappresentazione accademica della realtà, ma una sua trasfigurazione: l’eroina biblica è dipinta come una donna dei suoi tempi, con uno sguardo spavaldo, una famme fatale, vestita con abiti dove prevale il color oro e ricchi ricami che esprimono l’importanza che per Klimt hanno le arti decorative, una donna con un seno scoperto e l’altro velato, che richiama il tema classico della nudità e della trasparenza in chiave contemporanea, nello stesso periodo in cui si sviluppano le teorie di Freud, una donna che rappresenta una rivisitazione dell’eroina biblica in versione belle epoque e vestita secondo uno stile art nouveau.
L’esperienza virtuale consente di cogliere al meglio tutti i particolari delle opere, così da poter comprendere tutti gli influssi culturali e la complessità delle opere di Klimt. Oltre all’esperienza virtuale che consente di attraversare le opere, è possibile ammirare anche delle riproduzioni fedeli dei quadri originali oltre agli abiti indossati da Adele Bloch-Bauer e Giuditta.
La mostra è una esperienza che fonde tecnologia ed arte, al fine di far vivere le opere artistiche alla luce di nuove prospettive, possibili grazie ai traguardi raggiunti dalla scienza nel settore della realtà virtuale.
28.05.2021