È stato inaugurato il 24 giugno 2021 il primo Museo dell’Acqua napoletano, nato nel sottosuolo della basilica della Pietrasanta, nel centro antico di Napoli, dove dal IV secolo a.C. i coloni greci iniziarono ad estrarre il materiale necessario per l’edificazione dell’antica Neapolis. Queste cavità vennero poi utilizzate dai greci come acquedotto, creando una serie di cunicoli che collegavano le cisterne dove accumulare l’acqua prelevata da una sorgente alle falde del Monte Somma, nel paese di Volla, da cui prende il nome “acquedotto della Bolla”, successivamente ampliato in epoca romana.

Il museo costituisce un viaggio nelle viscere antiche di Napoli, una discesa nelle cavità antiche della città attraverso un ascensore con vetri trasparenti che scende fino a 35 metri sotto il livello del suolo, in quell’area del decumano maggiore in cui fino al VI secolo d.C. sorgeva un tempio dedicato a Diana.

Ammirando le antiche cisterne con graffiti e mosaici di epoca romana, il visitatore può osservare le cisterne dell’acquedotto Bolla: la Cisterna dell’anguilla e la Sala delle onde, un percorso fra suoni e luci, arricchito da pannelli multimediali, installazioni ed infografiche che illustrano la storia di queste antiche cavità, dal tempo dei greci fino ai nostri giorni.

Un percorso lungo circa un chilometro che sarà arricchito grazie alla collaborazione con il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che offrirà al Museo dell’Acqua di Napoli diversi reperti utili ad arricchire il percorso, fra cui dispositivi idraulici, ceramiche e pezzi di statue romane dell’epoca.

Dedicare un museo alla storia dell’acqua a Napoli è una iniziativa non solo utile per ricordare come Napoli si sia sviluppata grazie ad una rete idrica che si è sviluppata sempre di più nei secoli, ma è anche una occasione per riflettere sull’importanza delle risorse idriche per il futuro.

Dedicare un museo all’acqua è importante non solo per ricordare la storia dello sviluppo della nostra città, ma può essere l’occasione per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza fondamentale e strategica di tale bene per l’intera umanità, un bene del quale spesso non si ha la reale percezione della sua preziosità, un bene che, come nel passato, così anche nel presente deve essere gestito con cura, senza sprechi, ed essere accessibile a tutti.

10.07.2021

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