La giornata mondiale della fratellanza: “l’ancora di salvezza dell’umanità”
Nella storia dell’umanità ci sono momenti che segnano il cammino dei popoli, date storiche che, come passi, indicano la direzione giusta per la costruzione di un mondo migliore.
Uno di questi momenti è il 4 febbraio 2019, il giorno in cui Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayeb, firmarono la Dichiarazione di Abu Dhabi, non solo un passo di grande importanza nel dialogo tra cristiani e musulmani, ma un passo importante per l’intera umanità, tale da portare l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a dichiarare il giorno 4 febbraio Giornata Internazionale della Fratellanza Umana.
Il termine “fratellanza umana” è molto di più di una parola, di un concetto, è un modo di essere, definito come uno spirito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che lo pone all’articolo 1: Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Il tema della giornata 2022 è “viviamo sotto lo stesso cielo”, un tema al contempo concreto e poetico che ci ricorda che facciamo tutti parte di una grande famiglia umana chiamata ad affrontare le sfide del futuro insieme poiché, secondo Papa Francesco “non è tempo di indifferenza: o siamo fratelli o crolla tutto”.
Lo spirito di fratellanza chiama i popoli ad un dialogo costruttivo, rispettoso delle differenze come forma di unicità che costituisce un valore nella costruzione dell’unità nella diversità, di un percorso in cui ognuno con la propria personalità, identità ed unicità contribuisca attivamente alla costruzione di un mondo armonioso di pace e di giustizia, per cui Papa Francesco definisce la fratellanza come “l’ancora di salvezza dell’umanità” in un periodo storico difficile dove le spinte all’egoismo competitivo, alla inerzia frutto dell’atomismo sociale o la semplice indifferenza rispetto alle sfide del futuro potrebbero far emergere l’antagonista storico dello spirito di fratellanza, quello spirito di prevaricazione che porta divisioni, intolleranza, scontri, violenza e guerra, come insegna la storia.
“Non è tempo di indifferenza: o siamo fratelli o crolla tutto” è non solo il monito di Papa Francesco ma l’insegnamento che la storia umana stessa ci tramanda attraverso i capitoli dei manuali di storia, monito che si fa più forte oggi data la contingenza storica particolare che vede all’orizzonte grandi sfide interconnesse, dal cambiamento climatico che genera diseguaglianze ed il conseguente mancato rispetto dei diritti umani, ai nuovi focolai di odio sparsi per il mondo in quella che il pontefice ha definito una “Terza Guerra Mondiale” a pezzi.
Un’ ancora di salvezza c’è, e sta nella riscoperta dello spirito di fratellanza come motore di un dialogo costruttivo fra i popoli che rinuncino ad una mentalità competitiva, frutto dello spirito di prevaricazione, che divide il mondo fra vincenti e perdenti, a favore di una mentalità collaborativa, che unisce tutti come fratelli nella costruzione di un mondo migliore, dove non esistano più vincenti e perdenti, ma si viva pacificamente, uniti nelle diversità, dialogando, collaborando ed aiutandosi a vicenda secondo quello spirito di fratellanza che ci dovrebbe far sentire “fratelli tutti”.
04.02.2022