La fiaba del vittorioso popolo partenopeo

Solo chi è partenopeo, e ancor di più napoletano, può davvero capire ciò che stiamo vivendo e che stiamo provando nel nostro cuore in questo momento storico della nostra meravigliosa terra e squadra. Non è solo tifo, no. È profondo senso di appartenenza. È memorabile, atavica, storia che scorre nelle nostre vene e che, senza neanche volerlo, inizia a pulsare, forte, fortissimo, quando c’è gioia da condividere con il nostro popolo, o anche quando c’è tristezza perché ogni sentimento, per noi, è comunione e condivisione e ci tiene stretti, tutti, in un unico abbraccio come una grande, grandissima famiglia. È amore incondizionato e viscerale, come quello di un figlio per la propria madre. Napoli è nostra madre, una madre umana, qualche volta sbagliata ma vera, verace, unica, solare e calda, di un calore che ti avvolge e ti carezza e ti fa sentire al sicuro, nonostante tutto. È richiamo, richiamo di un passato antico, difficile e doloroso che, anche nella modernità, resta impresso nel nostro animo e ci fa esultare e trionfare per ogni piccola o grande conquista della nostra ineguagliabile ed inimitabile Partenope. È energia che fluisce, come magma, inesorabile nel nostro corpo, nel nostro cuore e nella nostra mente. Siamo vulcanici, è indiscutibile, ed eruttiamo di gioia, di amore e di passione perché è nel nostro DNA. Non è riscatto, non è affrancamento né liberazione da un statu quo sociale che, a dire di molti, affligge il nostro popolo. È vincita, e non rivincita, è trionfo di un progetto per una città che merita il meglio perché ricca di ogni bene e perché pronta a far del bene per chiunque e non è neanche riscatto sportivo, bensì competenza, capacità di gioco, programmazione, leadership e spirito di squadra. Abbiamo vinto e le lacrime ci vengono agli occhi mentre lo diciamo perché siamo sognatori e questo era un sogno tanto, troppo atteso ma proprio per questo così tanto amato. Abbiamo vinto e lo abbiamo urlato, cantato e danzato al mondo intero, ma non con superbia bensì con allegria e ironia perché è questo ciò che ci contraddistingue. Ne abbiamo fatto un vanto sì, tingendo la nostra terra d’azzurro, ma con quella sana sportività che da sempre ci caratterizza e diversifica da molti altri e tutti, ma proprio tutti, hanno adorato il festeggiamento alla nostra maniera. Turisti ovunque, per le strade ed i vicoli di Napoli. Tutti in divisa: maglia azzurra e cappello tricolore. Tutti a cantare i nostri inni che sono diventati gli inni di tutti perché la felicità quando è condivisa è contagiosa e non crea invidia o rivalità. Ed i nostri emigrati, compatrioti, hanno fatto lo stesso perché il cuore è unico e batte all’unisono. Ecco questo è il nostro modus operandi, ci prendiamo quello che la vita o il destino ci riserva, sempre con il sorriso, e lo facciamo con semplicità, seguendo la nostra filosofia di vita. Sappiamo benissimo di vivere ai piedidi un gigante che, se vuole, puòsvegliarsi ed eliminare di colpo la nostra storia ma non abbiamo paura, anzi, gli vogliamo bene, lo amiamo con tutto il cuore perché, dall’altro, ci dona ogni giorno rara bellezza, immenso fascino e leggende da raccontare. Abbiamo ben piantati i piedi in terra e sappiamo affrontare tutto, la gioia ed il dolore, senza arrenderci, mai. Si chiama resilienza, o forse resistenza, ed è questa la nostra forza e la nostra carta vincente. Il bicchiere per noi è sempre mezzo pieno e mai si svuoterà. Siamo nati così e cosi moriremo, prendendo il bello (e il brutto) e godendo di ogni istante che la vita ci regala, perché lo sappiamo che la vita è un dono ed è per questo che la amiamo così tanto. Ed è per questo che amiamo festeggiare ogni positivo avvenimento e, quello della vittoria dello scudetto, del terzo scudetto, dopo trentatré anni, è la cosa più bella che ci poteva capitare. Abbiamo atteso e sperato, sì, ma nel frattempo abbiamo amato e supportato con tutte le nostre forze il nostro Napoli, con immensa fede e gratitudine per quanto ha fatto negli anni, per noi. È arrivato il momento di fare festa. È arrivato il momento di far esplodere la nostra gioia. Grazie ragazzi, grazie campioni, grazie con tutto il cuore per averci regalato emozioni immense che resteranno scolpite, indelebilmente, nei nostri ricordi più belli e che narreremo a chi verrà dopo di noi, così che questa meravigliosa storia possa rimanere in vita in eterno e diventare un racconto magico o una fiaba antica. La fiaba di un popolo azzurro, dal cuore rosso di passione e dall’animo bianco candido. La fiaba del vittorioso popolo partenopeo.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *