I VOLTI DI MARADONA
Tour dei murales di Maradona in Campania: un museo a cielo aperto
La febbre Maradona travolge tutta Napoli e provincia, soprattutto dopo la scomparsa terrena del campione indiscusso del calcio. Per omaggiarlo e godere della sua immagine, come a pensare che sia ancora qui tra noi, tanti sono gli artisti che gli hanno voluto dedicare una propria opera artistica. Per vederle, basta camminare per i vicoli e le piazze delle città partenopee.
In occasione della vincita del terzo scudetto, vogliamo ripercorrere il tour artistico murario alla scoperta dei tanti volti del Pibe d’Oro.
MARADONA AI QUARTIERI SPAGNOLI – dal mosaico, agli stencils, all’altare –
Nei pressi del civico 40 di vico Lungo Gelso, oltre ad un mosaico in ceramica, donato dai due artisti italo-francesi Francesco e Bruno, meglio conosciuti come I Puffi di Oplontis, si possono ammirare due murales dedicati al Pibe d’Oro, ad opera dello street artist argentino San Spiga, per omaggiare i 30 anni dal primo scudetto del Napoli. Il primo murale, ritrae Maradona gioioso, dopo la vittoria contro il Milan nel 1987 al San Paolo; il secondo, che si rifà al lontano 1984 quando il campione arrivò a Napoli, è un’immagine intera raffigurante Diego intento a palleggiare con la testa, una delle sue tante specialità da funambolo.
Invico Giardinetto, sempre San Spiga, ha raffigurato l’azione più controversa della storia del Pibe de Oro ovvero il gol di Maradona durante la partita Argentina-Inghilterra ai quarti di finale del Mondiale del Messico ’86. L’opera si chiama Mano de Dios ed è stata realizzata con la collaborazione dell’artista napoletano Salvatore Iodice.
Infine, in via Emanuele de Deo, vicino al civico 60, si trova il primo grande murale dedicato al campione realizzato da Mario Filardi nel 1990, in occasione del secondo scudetto vinto dal Napoli grazie proprio a Maradona; un’opera restaurata nel 2016, quando fu chiusa la finestra che si apriva proprio nel centro del volto del campione. Si tratta di un murale che è diventato una vera meta di pellegrinaggio per i tifosi e fans. Per tale motivo, il Comune di Napoli, oltre ad intitolare la piazzetta a Diego Armando Maradona, ha deciso di recintare lo spazio, al cui interno è stato anche costruito un vero e proprio altare in onore del calciatore.
MARADONA ALLA SANITÀ – il Maradona austero e la quello a metà tra sogno e realtà –
Al Rione Sanità, realizzato dal writer Raffo subito dopo la morte di Maradona, c’è un altro murale a lui dedicato: il volto di D10s, un ritratto di un Maradona austero e smunto degli anni dello scudetto.
In via Lammatari, sempre nel Rione Sanità, si trova la stampa di un disegno di Antonio Cotecchia, un artista campano trasferitosi a Milano. Nel disegno Maradona è ritratto per metà uomo e metà sogno e nel suo volto sono “nascoste” alcune delle sue azioni in campo e i sogni dei napoletani che lo seguivano dentro e fuori lo stadio.
MARADONA A SAN GIOVANNI A TEDUCCIO ED A QUARTO – il Dios Umano e il Maradona tribale –
In via Taverna del Ferro, a San Giovanni a Teduccio, in un quartiere nella periferia sud ovest di Napoli, grazie ai fondi donati dall’ex capitano del Napoli, Marek Hamsik, e dalla associazione Inward, lo street artist Jorit ha realizzato il murale di Maradona dal titolo Dios Umano, forse quello più conosciuto e amato al mondo. La caratteristica principale del dipinto, risiede nella firma dell’artista e la scritta Siempre all’interno degli occhi del campione. Lo stesso artista ha voluto omaggiare Maradona ritraendolo sul muro di un palazzo di Quarto sul corso Italia. Anche qui, come in tutti i suoi ritratti, sul viso del Pibe i segni della scarnificazione, un tipico rituale tribale.
MARADONA A PIAZZA MERCATO – tre scatti –
Al Lavinaio, in piazza Mercato, lì dove si compì il destino di Masaniello, ad opera dello street artist Filospray, Maradona è ritratto in tre momenti diversi della sua vita calcistica: con la divisa del Boca Juniors, mentre solleva la Coppa Uefa vinta dal Napoli e con la maglia dell’Argentina nel momento in cui prese il via l’azione contro l’Inghilterra, ai Mondiali di Messico 86, che lo portò a realizzare uno dei gol più belli della storia del calcio.
MARADONA A FUORIGROTTA E SOCCAVO – dal murale della Cumana a quello romantico del centro Sportivo Paradiso –
Nella stazione della Cumana dei Campi Flegrei – Mostra Fuorigrotta – dopo la morte del Pibe De Oro, è stato realizzato un mega murale dedicato ai campioni del Napoli tra cui Maradona. L’opera si chiama Forza Napoli sempre e ritrae calciatori, allenatori, stadio e trofei dalla fondazione del 1926 agli inizi del XXI secolo, tratte da foto dell’archivio Carbone su cui hanno lavorato Fabio Della Ratta, Nicholas Perra e Fabrizio Di Luca con un gruppo di collaboratori.
A Soccavo, invece, nei pressi del vecchio Centro Sportivo Paradiso dove Maradona si allenò per sette anni, si trova il commovente murales realizzato dallo street artist partenopeo Mario Farina, detto Castì, che ritrae Diego seduto su un pallone da calcio con la classica tuta da allenamento del Calcio Napoli di quel periodo e con la piccola figlia Dalma, sorridente davanti al padre, intenta a raccogliere e giocare con un fiorellino mentre lui la osserva.
MARADONA A BACOLI E POZZUOLI – l’urlo esultante di Maradona ed il mega murale –
Nella zona flegrea, sempre l’artista Mario Farina, ha realizzato, tre mesi dopo la scomparsa di Maradona, un murale a Pozzuoli, alle spalle dell’edicola del porto. Compiuto in 24 ore, il murale, che ritrae Maradona intento a gridare Goal, è stato voluto da un’associazione locale e inaugurato alla presenza del figlio di Diego.
A Bacoli, invece, sul muro degli spogliatoi dell’ex campo di calcio, lo street artist Dario Santucci ha realizzato un mega murale che ritrae il campione in vari momenti della sua carriera calcistica.
MARADONA A MIANO, OTTAVIANO E BRUSCIANO – dal megaritratto, al Maradona sudamericano, ai cinque volti –
Sempre ad opera di Mario Casti, è possibile ammirare altri murales dedicati a Maradona a Miano, ad Ottaviano ed a Brusciano.
A Miano, quartiere non lontano da Capodimonte, fortemente voluto da uno degli abitanti del rione, Salvatore Adino, si può ammirare un megaritratto di un Maradona sorridente. Un’immagine segno di rinascita e amore per il Dio del calcio, con il suo sorriso pronto ad illuminare chiunque gli rivolga lo sguardo.
Ad Ottaviano, invece, c’è un murale dove El Diez si connota con tratti pittorici tipicamente sudamericani, accompagnati da alcuni versi della canzone di Manu Chao La vida tombola, dedicati proprio a Maradona.
Infine, a Brusciano, si ritrova un murale, voluto anche questo fortemente dagli abitanti del quartiere dopo la morte del Pibe, composto da più elementi: al centro Maradona sorridente con una maglia rossa e, sui lati, quattro immagini raffiguranti i momenti storici della vita calcistica di Maradona. Per la realizzazione del murale, gli organizzatori hanno ideato una raccolta fondi che in parte è stata utilizzata per coprire le spese e, nella cifra eccedente, è stata donata all’ospedale Santobono-Pausilipon.
MARADONA A GRAGNANO ED FRATTAMAGGIORE – dal campo di grano alla città natìa di Insigne –
A Gragnano, città della pasta, l’artista italo – spagnola Leticia Mandragora, ha voluto celebrare l’icona dello sport partenopeo, sorridente e gioioso mentre siede su un pallone in un campo di grano. L’opera è stata sostenuta dai ragazzi di Gragnano Hub ed i proventi sono stati ottenuti grazie ad una cena solidale.
La stessa artista ha omaggiato il campione con un altro murale a Frattamaggiore, la cittadina vicino Napoli dove è nato e cresciuto Lorenzo Insigne, quasi a rappresentare una continuità nella storia del calcio a Napoli. Qui, un Maradona dal viso blu a sovrastare Via Rossini.
MARADONA A SCAMPIA – la pelota no se mancha –
A Scampia, nel Parco Maltese, l’artista Corrado Teso, ha omaggiato, per conto della società sportiva Stella rossa, il dio del calcio con un murale accompagnato dalla famosa frase pronunciata da Maradona il giorno del suo addio al calcio nella Bombonera del Boca Juniors di Buenos Aires: La pelota no se mancha ossia la palla non si sporca.
MARADONA A CASERTA – una mano divina per il pallone di Diego –
Sempre a Corrado Teso si deve la realizzazione di un murale casertano in onore di Maradona, dove lo si ammira intento a giocare mentre una mano divina gli serve il pallone ispirandone il gioco e le capacità oltre l’umano sul campo di calcio
MARADONA A POGGIOMARINO – il Maradona della maturità –
A Poggiomarino, lo street artist Luciano Ranieri,ha realizzato un ritratto scegliendo il Maradona degli ultimi tempi nei cui occhi è possibile notare il riflesso del Vesuvio, come a dire che, anche se non più presente fisicamente, Maradona continua a guardare Napoli ed a vegliare da lassù.
MARODONA A BOSCOTRECASE – lo scudetto sul petto –
A Boscotrecase, in Piazza Sant’Anna, ad opera dell’artista Raffaele Cirillo, è visibile un Maradona alto più di tre metri, con un’espressione inedita, pieno di capelli e con lo scudetto sul petto. Un murale, anche questo, per omaggiare un grande portatore di speranza, di allegria e spensieratezza per un popolo troppo spesso martoriato.