Percorsi di vita
L’ultimo anno con saldo positivo delle nascite nel nostro Paese risale al 2008. Nel 2023 le nascite scendono a 379.890, registrando un calo del 3,4% sull’anno precedente. Il calo prosegue anche nel 2024: in base ai dati provvisori relativi a gennaio-luglio le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Questi i dati Istat riportati da Il Sole24 ore . Tale diminuzione è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie per motivazioni lavorative o socio-politiche a supporto della genitorialità. In realtà, tra le cause, pesa molto l’infertilità di coppia, spesso dovuta all’invecchiamento della popolazione femminile, erosa dalla stessa denatalità. Il Ministero della Salute sostiene che la fertilità della donna, risulta massima tra i 20 e i 30 anni, subisce poi un primo calo significativo, anche se graduale, già intorno ai 32 anni e un secondo più rapido declino dopo i 37 anni, fino ad essere prossima allo zero negli anni che precedono la menopausa, che in genere si verifica intorno ai 50 anni. Numerosi progressi in ambito medico, grazie anche alle tecniche di procreazione medicalmente assistita oggi disponibili, possono facilitare e risolvere alcuni fattori meccanici e non, di sterilità ma non possono modificare la diminuzione della quantità e qualità degli ovociti correlato biologicamente all’età femminile. I percorsi di Pma rappresentano per le coppie delle vere e proprie esperienze di vita. Uno spostamento da un punto della propria esistenza, caratterizzata fino a quel momento dal proprio vissuto, dalla propria educazione, dalla condizione familiare e culturale, dalla propria quotidianità, ad un altro punto dell’esistere. Ci si sposta da un modo di essere ad un altro nel desiderio di procreare. Se il percorso va bene si diventa genitori, per cui altri equilibri e punti di vista. Quando le cose non vanno per il verso giusto e la genitorialità non arriva, per fortuna non si muore, ma ci sono sempre altri equilibri a cui adeguarsi e punti vista da adottare. Il percorso di Pma è un percorso in primis di crescita personale, sia per la donna che per l’uomo. Le pianificazioni, nel tempo, di terapie ed esami clinici e diagnostici propedeutici alle tecniche, comportano un vero e proprio impegno fisico, psicologico ed economico, che può durare settimane, mesi e purtroppo anche anni. Indispensabili sono, senza dubbio, una grande forza di volontà e l’utilizzo di intelligenza emotiva. Una gestione, quanto più possibile razionale, delle emozioni aiuta ad affrontare senza dubbio, il percorso in tutte le sue tappe ed eventuali battute di arresto. Durante un percorso, spostare la concentrazione sul bello che la vita offre come l’arte in tutte le sue forme, la musica, la lettura, i propri hobby e passioni, le relazioni positive e soprattutto la consapevolezza di se stessi e delle proprie capacità e l’accettazione dei propri limiti, devono essere punti fermi per affrontare questa esperienza. Può accadere che gli effetti dei farmaci possano infastidire il benessere quotidiano, così come alcuni risultati inattesi incidere negativamente sull’umore o sull’ aspetto psicologico personale e di coppia, ma ciò è affrontabile proprio attraverso la consapevolezza e l’accettazione di cui sopra. Un percorso di Pma può essere traumatico anche se va a buon fine, così come può essere sereno anche se non finisce in gravidanza. Inoltre è necessario riportare sempre tutto al medico specialista scelto dalla coppia, che saprà sicuramente indicare le possibili alternative. La Pma infatti è un percorso di coppia e allo stesso tempo anche molto individuale, ma talvolta anche a tre. La scelta del medico o del centro, è fondamentale per la serenità del percorso. Trovare un ginecologo/a esperto in Pma, disponibile e soprattutto dotato di umanità ed empatia o di un centro che funzioni a 360 gradi, dalle procedure amministrative alla organizzazione dei pazienti, intesi come persone e non protocolli, non è facilissimo. Per fortuna però, esistono numerosi centri e bravi dottori, che quotidianamente aiutano le coppie a diventare genitori. Spesso nella ricerca dello specialista, la scelta ricade sul miglior dottore del centro o dell’ospedale, e in base alle percentuali di riuscita poi vengono scelte anche le strutture a cui affidarsi. Bisogna però tener presente che la medicina non è scienza esatta e le tecniche, nonostante le percentuali di riuscita di alcuni centri rispetto ad altri, e la bravura del medico scelto, restano pur sempre dei tentativi. Qualche anno fa Il Sole 24 Ore riportava che: il business delle cliniche di Pma sta crescendo vistosamente ed è destinato a incrementare grazie a forti macro-fattori radicati nello stile di vita attuale. Secondo alcune previsioni la dimensione del mercato globale della fertilità si stima possa raggiungere i 33 miliardi nel 2026, di cui il 90% del valore è dato dalle tecniche Fivet (Fecondazione in Vitro) rispetto ad altri servizi. Ad oggi la Pma è un’alternativa valida che la medicina propone in caso infertilità di coppia, specialmente da una certa età in poi. Per cui, come in ogni campo, il tentativo seppur tale, resta una grande opportunità. Spesso altro ostacolo, non di poco conto è proprio il costo delle procedure. Ma c’è una buona novella! Finalmente da gennaio 2025 in qualunque Regione, presso le strutture pubbliche ove previsti centri di Pma, e strutture convenzionate con il Ssn, le coppie con difficoltà, potranno ricorrere alla procreazione medicalmente assistita dietro pagamento di un ticket. È l’effetto dell’approvazione del “Decreto Tariffe” Lea (Livelli essenziali di assistenza) che rende di fatto operativi i livelli essenziali di assistenza rinnovati nel 2017, nei quali la Pma era entrata. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo al convegno ’Natalità: work in progress’ promosso dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) definisce questa la strada giusta per sostenere le donne che dinanzi a difficoltà nel concepire scelgono la Pma. Inoltre, ci sono anche molte associazioni senza scopo di lucro che sostengono con grande impegno il tema della fertilità nelle sue diverse prospettive: prevenzione, preservazione e riproduzione umana. In questo ultimo aspetto, la coppia viene supportata nel percorso di Pma, attraverso diverse attività di informazione e consulenza di specialisti, e accompagnata fino alla gravidanza e allattamento. È vero, a volte la realizzazione del desiderio di genitorialità può incontrare delle difficoltà, che minano alla speranza di poter avere figli. Bisogna avere una grande forza di volontà e determinazione, per questo è importante essere informati il più possibile, guardarsi intorno e soprattutto comprendere che in questi percorsi di vita, non si è soli.