Emozioni
Giacomo per il suo carattere violento e rissoso aveva scelto di vivere quasi come un eremita. I fratelli lo avevano cercato ma lui si era sempre fatto negare, voleva vivere a modo suo: aveva occupato una grande cascina in mezzo a un bosco di betulle, accudiva gli animali che rivendeva giù in paese guadagnando molto bene. La sua felicità consisteva nel contare e ricontare quel gruzzolo, che aumentava a vista d’occhio.
Purtroppo in paese (e le voci di paese sono quasi sempre veritiere), si era sparsa la voce che molti proprietari di animali avevano subito dei furti: mancavano ogni tanto maialini, pecore, capre e molti altri.
Si vociferava anche che in giro ci fosse una grossa volpe che faceva man bassa di tutto quel ben di Dio.
Giacomo si sentiva sicuro di sé, ma quale fu la sua sorpresa quando una mattina, svegliandosi, si accorse che mancava un maialino da latte. Gli salirono le fiamme al volto, cominciò ad imprecare e si mise subito alla ricerca della volpe che avrebbe strozzato con le sue stesse mani!!
Camminò un giorno intero sotto il cocente sole d’agosto finché, stremato, si stese all’ombra di un albero. Forse si addormentò ma poi, svegliandosi, intravide tra le fronde la volpe rossa con i suoi sei cuccioli: li imboccava e li leccava amorevolmente…
La sorpresa fu grande, tanti sentimenti si alternarono nel suo animo: rabbia, ma soprattutto stupore per ciò che sentiva, ammirazione per quella mamma che, pur braccata, correva mille rischi pur di assicurare del cibo ai suoi volpacchiotti. Qualcosa si sciolse dentro di lui, sentì le lacrime pungergli gli occhi: ricordò la sua mamma che, come la volpe, lo imboccava, lo accarezzava e lo riempiva di coccole.
Continuava a piangere silenziosamente, restando nascosto tra le frasche: non aveva alcuna intenzione di disturbare quel tenero quadretto familiare.
Senza far rumore piano piano si allontanò, e quasi non si accorse che, sulle sue labbra, inaridite da tempo, spuntò un pallido sorriso.
16 Settembre 2020