La mostra on-line “Progetti per Bagnoli- tra paesaggio, industria e utopia”
È disponibile on-line e gratuitamente la mostra “Progetti per Bagnoli- tra paesaggio, industria e utopia”, organizzata dalla Consulta delle Costruzioni di Napoli e patrocinata dalla Regione Campania e dal Dipartimento di Architettura di Napoli della “Federico II” con il sostegno di vari enti ed associazioni.
La mostra si propone di narrare la complessa storia di Bagnoli, suddividendo il materiale raccolto in diverse categorie.
La prima sezione è dedicata alle cartografie e sottolinea il fascino da sempre esercitato sui viaggiatori dai Campi Flegrei (dal greco Φλεγραῖ, “ardente”), l’apparato vulcanico che si estende nell’area occidentale della città di Napoli, da Bagnoli a Capo Miseno.
La seconda sezione espone i dipinti e le vedute realizzati fra il XVIII e XIX secolo che mostrano come l’area dei Campi Flegrei, di cui Bagnoli fa parte, sia stata oggetto di attenzione per la formazione di molti artisti a causa della particolarità di unire alla bellezza paesaggistica la presenza di resti architettonici dell’antichità classica.
La terza sezione illustra le utopie dell’architetto Lamont Young che, alla fine dell’800, prospettò delle soluzioni avveniristiche per la città di Napoli, dal progetto per la Ferrovia Metropolitana a quelli del Rione Venezia e dei Campi Flegrei.
La quarta sezione tratta la fase di industrializzazione dell’area indicando le diverse imprese che hanno occupato il territorio fra le quali la più estesa è l’area dell’ex Ilva-Italsider.
La quinta ed ultima sezione espone i numerosi progetti proposti da architetti di fama nazionale ed internazionale, tutti archiviati e non realizzati.
L’insieme della mostra è di grande valore poiché illustra come una zona, fin dall’antichità considerata di grande bellezza e fascino naturalistico, è stata prima considerata come un’area di grande interesse in un’ottica di sviluppo urbanistico durante l’800 per poi essere utilizzata in una prospettiva meramente industriale fino alla dismissione degli impianti industriali fra i quali quello dell’ Ilva-Italsider avvenuta nel 1992.
La grande quantità e qualità dei progetti illustrati nell’ultima sezione della mostra è una prova che le idee per riqualificare l’area di Bagnoli non mancano, ma al momento il problema principale risulta essere quello della bonifica ambientale della zona, ferita da un secolo di industrializzazione che ha lasciato la sua traccia inquinando sia il terreno che il mare.
Prima di poter realizzare qualsiasi progetto è necessaria una bonifica dell’area che ripristini la fruibilità del terreno e la balneabilità delle spiagge. Solo allora sarà possibile realizzare alcune delle tante idee che negli anni sono state proposte ai fini di una riqualificazione dell’area di Bagnoli.
In attesa del recupero ambientale dell’area di Bagnoli la mostra è un utile strumento per poter decidere, in futuro, quali dei tanti progetti accumulatisi negli anni sia meritevole di una effettiva realizzazione.
20.04.2021