Il Culto di San Gennaro verso il riconoscimento UNESCO
Il legame fra il popolo napoletano e il suo Santo Patrono Gennaro è un elemento unico al mondo in termini non solo spirituali, di devozione religiosa, ma anche in termini di identità culturale e folkloristica.
La ricerca storica sulla vita del Santo Patrono è di difficile ricostruzione e la prima “Passione di San Gennaro”, gli Acta bononiensia del VI sec, lo presentano come vescovo di Benevento martirizzato sotto Diocleziano intorno al 300 d.C. È proprio il modo e le circostanze in cui il santo venne martirizzato che lo lega culturalmente oltre che spiritualmente ai napoletani.
Gennaro, accompagnato da altri fedeli, si recò a Miseno per portare conforto al giovane diacono Sossio, imprigionato poiché cristiano. Arrestati per lo stesso reato, Gennaro e gli altri fedeli si rifiutarono di ripudiare la fede cristiana e vennero condannati alla decapitazione. Mentre raggiungevano la Solfatara, luogo presso il quale avrebbe avuto luogo l’esecuzione, altri fedeli protestarono per la condanna e vennero a loro volta condannati a morte.
La testimonianza di San Gennaro lega, nel sangue, l’atto d’amore verso l’amico imprigionato all’atto di libertà di non ripudiare la propria fede a prezzo della vita, con il martirio.
I napoletani si riconoscono ancora oggi, da un punto di vista di identità spirituale e culturale, in un popolo di amore e di libertà, superando quella distinzione culturale fra uomini di amore e uomini di libertà teorizzata nel film Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo.
Nei secoli, il culto di San Gennaro si è propagato nel mondo grazie alle diverse dominazioni subite dalla città di Napoli, al ruolo di capitale europea e di snodo di traffici commerciali assunto dalla città nei secoli ed alle emigrazioni dei napoletani all’estero. E, mentre il culto del santo si diffondeva nel mondo, gli artisti ne ritraevano la vita tanto che oggi possiamo trovare una o più tele raffiguranti il santo in svariati musei di diversi paesi del mondo.
Ad oggi il culto di San Gennaro conta circa 25 milioni di fedeli e per il suo significato, non solo spirituale ma anche culturale e di portata globale, dal 4 Luglio 2020, è dato avvio, con la benedizione dell’allora Cardinale Crescenzio Sepe, alla procedura di riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità, procedura che ha raggiunto una importante tappa il 26 Febbraio 2021 attraverso un incontro avvenuto in diretta Facebook con le comunità patrimoniali del mondo, dalla Basilica di San Gennaro extra moenia alla Sanità, per volere del neo arcivescovo Domenico Battaglia, al fine di costituire una rete mondiale delle comunità di fedeli chiamata Sangennaroworldwidenetwork.com.
In attesa del riconoscimento UNESCO il culto di San Gennaro resta una importante testimonianza di un legame religioso profondo, che dura nei secoli, fra un popolo ed il suo santo protettore, il cui martirio testimonia una identità partenopea che coniuga, come detto, amore e libertà, un messaggio potente che attraverso le dominazioni straniere subite dalla città, i commerci internazionali, le opere d’arte e le emigrazioni si è diffuso a livello globale.
30.04.2021