Museo Filangieri: Napoli come centro di riforme culturali ed economico-giuridiche

Entrare in un museo viene spesso considerato come fare un salto nel passato, talvolta senza comprendere che il passato costituisce un prezioso patrimonio accumulato al fine di poter pensare e progettare soluzioni per il futuro.

Paolo Jorio, direttore del Museo Filangieri di Napoli, ha definito i musei come un “ponte”, immagine pregna di significati poiché il ponte consente ai popoli di attraversare le sfide della storia conducendoli dal passato, attraverso il presente, verso il futuro.

Conoscere la storia di Gaetano Filangieri attraverso il museo ci riporta ad un periodo di grande cambiamento, molto simile a quello che stiamo vivendo oggi, un periodo storico che richiedeva grandi riforme culturali, sociali ed economiche per poter superare le sfide che ogni tempo della storia pone dinanzi all’uomo.

Gaetano Filangieri scelse come strumento per migliorare il mondo la filosofia e la scienza giuridica, combattendo le ingiustizie del suo tempo con le idee, ed auspicando una soluzione pacifica attraverso una serie di riforme contenute nella sua principale opera, La scienza della legislazione, che insieme a Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, costituì una delle opere che maggiormente influenzò il pensiero giuridico settecentesco, insieme alla corrispondenza che legò Gaetano Filangieri a Benjamin Franklin e che influenzò la stesura della Costituzione Americana con la teorizzazione di un “diritto alla felicità assoluto ed inalienabile”.

Il Museo Filangieri ricorda una Napoli intellettuale, che cerca di produrre idee filosofiche come base portante di riforme economico-giuridiche che, in modo pacifico, risolvano i problemi dell’epoca: la cultura contro l’ignoranza, il diritto contro il privilegio, le riforme economico-giuridiche per sanare le disuguaglianze sociali.

Il messaggio è attualissimo, poiché ci riporta, proprio come un ponte, ai nostri tempi, alla tematica dei Diritti umani universali, a quel diritto alla felicità assoluto ed inalienabile teorizzato proprio da Filangieri.

In un mondo globalizzato l’esempio di Filangieri è prezioso, poiché riporta le persone a riflettere sull’importanza della scienza economico-giuidica come strumento di cambiamento pacifico nella lotta per i Diritti umani universali, attraverso l’arte antica del pensare, la filosofia, che consente all’uomo di elaborare teorie e soluzioni adatte ad affrontare le sfide del futuro e a traghettare l’umanità, come un ponte, verso il progresso.

Il ritorno alla filosofia, al pensiero critico, unita all’effetto pratico dell’intervento giuridico ed economico, può portare l’umanità a vincere le sfide del mondo di oggi, dal cambiamento climatico, alla lotta alle disuguaglianze, alla transizione tecnologica della quarta rivoluzione industriale.

Tutti i musei costituiscono un ponte, ed il Museo Filangieri manda alle generazioni di oggi un messaggio importante ed attuale: usate la filosofia e la scienza economico-giuridica se volete migliorare il mondo, contro l’ingiustizia globale, per concretizzare il diritto assoluto ed inalienabile alla felicità.

10.06.2021

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