Due calle ispirative di un giovane fashion designer
Tutto ciò che ci circonda può diventare momento ispirativo di moda e costume.
Talvolta un’opera d’arte può produrre un impatto affascinante per un giovane fashion designer.
La mia creatività nasce, infatti, da una fotografia di quel grande eccentrico artista che è Robert Mapplethorpe. La calla Lily, una sua opera fotografica di forte impatto, mi ha affascinato per le forme sinuose e gli effetti di contrasto tra bianco e nero, per cui si è accesa la mia fantasia e di getto ho disegnato la bozza di un capo che avrei da lì a poco avrei realizzato.
Si tratta di una jumpsuit da sera, caratterizzata da un collo, a forma di calla sbocciata: attraverso tagli impunturati, si permette l’apertura a punta che ricorda quel magnifico fiore. Una lunga curva, anch’essa con tagli impunturati, inizia dalla parte sinistra del collo fino a coprire la parte destra del seno e termina a punta biforcuta sul fianco sinistro dove, uno strascico di organza bianca svolazzante, crea effetti velati, conferendo unicità alla creazione. Il tutto assomiglia ad un gambo floreale che abbraccia il corpo sinuoso di chi indossa questo capo.
La manica destra, vero centro focale della creazione, realizzata insieme alle parti cui si è precedentemente accennato, con la tecnica del Moulage (Drapping), ricorda ancora una volta la morfologia di una calla, o meglio due, incastrate l’una nell’altra, come due balze che n el movimento creano dinamicità e armonia con il resto dell’abito.
La parte soprastante della creazione viene completata da tulle bielastico bianco, con decorazioni di raso pieghettato, simile ad inserti di pizzo, che vanno a coprire il seno sinistro e decorare la manica sinistra.
Il dietro della jumpsuit lascia in completa trasparenza la schiena, con una lunga zip metallica e allo stesso tempo elegante, che dal collo scende fino al fondo schiena, terminando sul pantalone.
Proprio quest’ultimo sembra essere la parte più semplice, un lungo pantalone a vita bassa, con una leggera svasatura a campana che parte sotto il ginocchio.
Sembrerebbe un semplice dettaglio ma l’effetto è insieme creativamente suggestivo.
La scelta dei tessuti si ispira, anch’essa all’idea artistica di Mapplethorpe: l’ecopelle bianca si rivela perfetta, mescolata con organza bianca, tulle bielastico e decorazioni di raso.
Una volta utlimato, il capo si è rivelato soddisfacente: ho pensato che un abito deve seguire e valorizzare le curve di una donna, rendendola non bella ma bellissima!
Buongiorno Napoli si compiace non solo della descrizione dell’abito proposto da un giovane fashion designer napoletano, ma soprattutto della padronanza di un’Arte che esalta la femminilità nel ruolo di donna e diva.